mercoledì 30 gennaio 2008

La FED taglia i tassi (ancora)

Tassi: Fed taglia mezzo punto al 3%

'Restano rischi al ribasso per la crescita'

(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Il Federal Open Market Committee della Fed ha ridotto di mezzo punto il tasso sui Fed Funds dal 3,5% al 3%. Secondo la Federal Reserve 'restano rischi al ribasso per la crescita' e i mercati finanziari sono ancora oggetto di un 'considerevole stress'. 'Le condizioni creditizie per famiglie e imprese sono peggiorate ulteriormente - scrive la Federal Reserve - secondo cui l'inflazione dovrebbe farsi piu' moderata nei prossimi trimestri'.

fonte: www.ansa.it

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Nel giro di pochi giorni la FED ha tagliato i tassi dell'1.25 %.

Cosa succederà ai tassi europei (in questo momento al 4%)?

Un taglio forse sarà necessario per mantenere un certo equilibrio?

E a quando un euro a 2,00 contro il dollaro? =)

venerdì 25 gennaio 2008

110 e lode è ancora un voto "utile"?

Leggo sul sito studenti.it un interessante articolo che riflette sull'utilità lavorativa di un 110 e lode. Questo il link per farsi un'idea di ciò che vado a scrivere nelle mie prossime parole.

110 e lode? meglio di no

einstein8ciEbbene, tutti i torti sono convinto che l'autore non li abbia.
Certamente il 110 e lode non è un voto che indica solo "Yes man", come vengono definiti nell'articolo, ma a volte è frutto di un modo a mio avviso errato di intedere e vivere l'istruzione universitaria.
Sono rari i casi in cui posso dire che un 110 e lode (sembra si parli di una razza di studente) abbia qualche cosa che lo contraddistingue dal resto degli studenti, la classica "marcia in più".
Un esempio di raro esemplare come questi, a mio avviso, è il compagno di poltrona che siede saltuariamente su questo blog con il sottoscritto. ;O)

Una riflessione interessante può essere proposta sotto il punto di vista educativo e didattico: è forse ora di cambiare i metodi di valutazione e di insegnamento?

Questa domanda sorge spontanea quando si pensa ai metodi di studio adottati dagli studenti.
Uno studio "a memoria" lascia il tempo che trova. Finito l'esame, la memoria RAM dello studente viene completamente resettata per far posto ai prossimi dati da MEMORIZZARE (non elaborare).

Al contrario forse, un metodo di studio che associ conoscenze teoriche a pratica, formulazione di ragionamenti e simulazioni, con la responsabilizzazione dello studente e la possibilità di provare a realizzare ciò che studia, può produrre r isultati migliori sul piano formativo.

Tutto questo ovviamente detto dal basso della mia esperienza triennale di studente.
Non è il 110 e lode in sè che viene bistrattato, ma è il verificarsi di un'asimmetia di valutazione tra università ed imprese.

Se i metodi di valutazione coincidessero, il ruolo del 110 e lode tornerebbe ad assumere un chiaro significato positivo, mentre ora è il classico voto che fa contenta la mamma, ma che fa storcere il naso ad alcune (non tutte certamente) aziende e multinazionali.

Amico mio, tu che ne pensi? E voi?    =)

Tiziano

venerdì 4 gennaio 2008

Aggiornamento programma Pubblica_Istruzione.it

Carissimi lettori,

rieccomi sulla breccia.
Questa volta sarò breve (ola dagli spalti...)

Come ben saprete, qualche giorno fa un'analisi condotta a livello di Ocse ha evidenziato come gli studenti italiani siano, in media, meno preparati dei loro coetanei europei.
Oggi ho scoperto che un'indagine analoga è stata condotta su un campione di insegnati di scienze di medie e superiori del nostro Paese, con l'obiettivo si scoprire l'effettivo grado di conoscenza - e di conseguenza la capacità di trasmissione di concetti - del nostro corpo docente.
I risultati sono stati altrettanto impietosi.

In realtà, a stupirmi non è stato tanto questo (d'altraparte insegnare non è più, per molti, una passione), quanto l'assurda, a parer mio chiaramente, giustificazione uscita dalle labbra dell'immancabile Presidente dell'ennesima associazione di categoria... "i professori hanno solo 5 (CINQUE!) giorni all'anno per aggiornarsi...".

Sarà.
Intanto, però, nei tre mesi estivi che fanno? Lezioni private per il recupero debiti???

Ecco qui l'articolo completo.

Ciao!

Henry

martedì 1 gennaio 2008

Due zollette di sfiducia

Ciao lettori!

Prima di tutto, aggiungo anche la Poltrona alla schiera di amici, parenti, conoscenti, sconosciuti e personaggi che si ricordano di te solo per le Feste comandate (e soprattutto perchè siete pescati dalla funzione "invia a tutti" del cellulare) che si sono prodigati in questi giorni a farvi gli auguri.

Quindi... AVGVRI!!! (In tempi di Rome Total War -Casus Belli- un po' di latinorum è d'obbligo).

Ma veniamo a noi.
Quest'oggi, controllando la home del Corriere.it, ho posato gli occhi su uno di quei sondaggi non aventi rilevanza statistica che regolarmente vengono proposti ai lettori.
La domanda posta era: "Per l'Alitalia, preferireste la soluzione Air France/Klm oppure quella nazionale Air One + banche?"
Con mio sconcerto, oltre l'80% dei navigatori si è schierato a favore dei francesi.

Lasciatemi dire che dubito fortemente che ognuno di loro abbia una conoscenza pari a quella del Cda Alitalia delle due alternative, tale da far propendere per una soluzione straniera (motivo per il quale, tra l'altro, reputo inutile sottoporre un sondaggio del genere ad un comune lettore).

Detto questo, saprete rintracciare facilmente il motivo del mio sconforto.
Perché, mi sono chiesto, questa totale sfiducia nei confronti della soluzione italiana?
D'accordo che non abbiamo mai (purtroppo) brillato per attaccamento alla Bandiera, ma l'80% mi sembra francamente troppo.

Ben più probabile, in realtà, è l'esistenza di una profonda diffidenza verso l'alta finanza e l'imprenditoria di capitan-coraggiosesca memoria. Telecom insegna.
Ed è estremamente triste che una nazione (qualcosa mi dice che in parte quel sondaggio rilevanza statistica ce l'abbia) perda fiducia nel suo spirito imprenditoriale, al netto degli elogi continuamente comminati alle pmi.

Ce n'è di che far riflettere chi ha ed avrà nelle mani la gestione di aziende-simbolo.
Responsabilità vuol dire anche questo.


Henry