martedì 26 febbraio 2008

Scacchi

Jo naplok kivanok (Buongiorno =P),
post fresco di ritorno da viaggio con amici a Budapest/Vienna. Dieci giorni di intense visite e vita notturna che non consiglierei a chi in vacanza va per dormire, mangiare e riposarsi!

Con quest'intervento vorrei solo raccontare un piccolo episodio visto alla stazione di Budapest mentre prendevamo (leggi correvamo come pazzi) il treno per Vienna.
Di fronte al capolinea dei binari, al posto di grandi cartelloni pubblicitari/elettorali, un ripiano di pietra, tre anziani signori e tre scacchiere. Pagando pochi fiorini, era possibile cimentarsi in una partita con questi personaggi davvero folkoristici.
E' stato bello, per una volta, lasciarsi alle spalle immagini di attese riempite con I-pod, spuntini al volo, occhi vacui, ed apprezzare lo sguardo concentrato di chi si sfidava.

Ciao!
Henry

mercoledì 13 febbraio 2008

Non sono moralista, ma...

Non è mia abitudine essere moralista, o fare prediche gratuitamente.

Però in questo caso mi permetto di "trasgredire" questa mia regola non scritta.

Lo faccio perchè su FaceBook (che utilizzo da qualche tempo abbastanza spesso), ho visto comparire una pubblicità che incita a smettere di studiare e a cominciare a copiare.

Penna magica

 

Schiacciando sul link si viene riportati ad una pagina in cui si pubblicizzano due articoli, chiamati "Penna Magica" e "Penna Bigliettino".
Dal sito www.pennamagica.com si possono comprare questi due attrezzi. Il primo serve a scrivere con inchiostro "invisibile" che viene poi visualizzato con una luce particolare incorporata nella penna, mentre la seconda è una più banale penna che contiene un bigliettino arrotolato.

 

Penna magica 2

 

Con il payoff "Basta studiare! E' ora di copiare!" invita ad acquistare i suoi prodotti.

Presentata questa impresa, vorrei passare a fare qualche considerazione personale.

Certamente non voglio (ne posso, ne è possibile) impedire a chicchessia di vendere, acquistare e utilizzare tali strumenti.

Voglio solo esprimere il mio sdegno per una pubblicità simile. Ho provato sulla mia pelle quanto sia duro passare gli esami, e cercare di prendere un voto decente.

Simili scorciatoie, del tutto italiane e consone alla reputazione internazionale che ci siamo fatti, mi fanno rivoltare lo stomaco.

Cosa succederà quando si entrarà nel mondo del lavoro? Si erediterà una mentalità simile?


Caro compagno di blog (e ormai di vita quotidiana!), che ne pensi?

Elezioni

Tempo di elezioni signori.

Chi votere?

E soprattutto... Voterete? ;O)

domenica 10 febbraio 2008

Riforme sì, riforme no

Salve a tutti.

Ritorno con un argomento d'attualità: le riforme.
Non passa giorno senza sentir parlare di riforma elettorale, riforma della politica, riforme per rilanciare il Paese e così via.
Che provvedimenti di questo genere siano necessari è assodato. Lo chiede la società, lo chiedono le imprese, ormai lo chiede la politica stessa, desiderosa di darsi una mano di vernice per apparire meno rugginosa in tempi di antipolitica.

Riformare non è semplice.
Si deve analizzare approfonditamente la situazione ed intaccare lo status quo, di solito andando a disturbare "corporazioni" o interessi particolari. Come ci si potrebbe aspettare, di solito il rumore imbastito dalla categoria danneggiata riceve attenzioni da parte della stampa che il cittadino (o come si dice oggi, il consumatore) avvantaggiato dal provvedimento si può solo sognare. Scontato, d'altraparte fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.

Purtroppo, oggi, assistiamo ad una sorta di impotenza riformatrice. Poichè la riforma scontenta fette di elettorato, difficilmente un governo la intraprende. I partiti e la politica, quindi, preferiscono difendere le cosiddette "rendite di posizione" piuttosto che correre rischi. Che ci pensi il prossimo governo!

Temo che questo sia il risultato di una società, ancora prima di una politica, che ha perso in parte la capacità di guardare al lungo periodo e all'interesse comune.


Henry