sabato 27 ottobre 2007

Pressione fiscale e redistrizibuzione del reddito

In quali parti tagliare la torta?

Non si sbaglia quando si dice che 7 milioni e mezzo di famiglie sono "una risorsa a portata di mano".
Il problema è che queste milioni di persone esercitano già una domanda, chiedendo money a discapito del value.
La congiuntura attuale del mercato è un pò strana: i consumatori domandano money, ma in realtà chiedono value.
Questo si evidenzia nella distribuzione; per esempio sono fiorenti i negozietti specializzati che offrono prodotti freschi, come le rosticcerie, le pescherie, i negozi di ortofrutta. Nei PDV della grande distribuzione, gran parte del fatturato ora viene prodotto dalla vendita di merce "fresca", come verdura, frutta, carni.

In altri termini, c'è una richiesta di convenienza che potrebbe venire sostituita da una richiesta di valore se il potere di acquisto aumentasse.

Che sia questa massa enorme di persone a domandare money?

I consumi stagnano, i prezzi delle materie prime crescono, il malcontento popolare come si suol dire serpeggia (il fenomeno Grillo ma non solo), la politica italiana bloccata da una maggioranza che non mi vergogno a definire ridicola e che mantiene il Paese in una situazione di dannosa incertezza.

Arrivando al dunque, a mio parere la situazione non può essere risollevata dalla sola Politica o dalla sola Economia.
Sono necessari sforzi da entrambe le parti poichè le potenzialità, a mio avviso, ci sono.
C'è una grande domanda che, a causa delle condizioni economiche, viene evasa da prodotti a basso prezzo e basso valore aggiunto.
Un esempio emblematico sono i capi di vestiario di produzione cinese, notoriamente di qualità inferiore a quella italiana, che sono entrati negli armadi di gran parte dei cittadini italiani, o come l'espansione di catene come LIDL che puntano tutta la loro forza sul prezzo.

Quindi il nocciolo della questione dove si trova?

Torniamo a parlare di potere d'acquisto, che sembra essere il concetto chiave del ragionamento.
Il potere di acquisto dei lavoratori è dato dal loro stipendio.
Vi sono poi fattori accessori come eventuali rendite dal risparmio accumulato in precedenza o donazioni/eredità che al momento non considererei fondamentali per arrivare al punto della situazione in quanto privilegio di una esigua minoranza (presumo) di queste famiglie.

Come si può aumentare il potere di acquisto?

Una domanda con tante possibili risposte, le quali comportano sempre conseguenze.

Le proposte sono:

  • Diminuire la tassazione ai dipendenti
  • Diminuire i contributi che le imprese sono tenute a versare
  • Approntare misure di Welfare sociale per i più poveri
  • Incentivare le aziende a pagare meglio e di più i propri dipendenti
  • ...
  • Eccetera

Ci sono tante soluzioni da approntare.

Il problema, per non scontentare nessuno, è che andrebbero prese aumentando il debito pubblico per sovvenzionare questi interventi.

Visto che però (giustamente) non si può fare, cosa ne pensi?

Quale strada è meglio seguire?

Io una mezza idea di quello che farà la politica ce l'ho, ma voglio sentire il parere del mio socio.

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