mercoledì 26 dicembre 2007

Lo Stato e la mafia: stiamo facendo abbastanza?

Riflettevo sulla piaga mafia che affossa le potenzialità di un paese come l'Italia e le speranze di un popolo prodigioso come quello degli Italiani.
Diffama la nostra patria. Sputa sulla nostra reputazione. Uccide i nostri concittadini. Si infiltra nelle istituzioni, nell'economia, nella "buona società".
E lo fa con soldi SPORCHI, bagnati da sangue di uomini, donne e bambini, impolverati da cocaina sniffati dai nostri amici, figli e parenti, ricavati col ricatto a persone oneste, col pizzo fatto pagare a imprenditori che sudano e si spaccano la schiena lavorando, con l'estorsione perpetrata ai danni di chi cerca di opporre qualche resistenza.
Protetta da un'omertà che aleggia sulle persone coinvolte, al cui fianco manca un fondamentale alleato che si chiama Stato, regna quasi incontrastata su alcune regioni italiane.

Ultimamente però, a partire dall'arresto di Provenzano, sento che il clima è leggermente cambiato.

Si sente spesso notizia di arresti "importanti", che permettono di assicurare alla giustizia latitanti da anni ricercati dagli organi di pubblica sicurezza.

I media danno sempre più spazio a iniziative che nascono e crescono dalla gente comune, come Libera o E adesso Ammazzateci Tutti, senza dimenticare Addio Pizzo, che possono parlare e far conoscere le schifose azioni della mafia e che sensibilizzano .
Internet permette di fare rete più facilmente, di condividere informazioni e di organizzarsi in maniera più efficiente.

Insomma, qualcosa cambia. Anche nella mentalità delle persone che vivono in mezzo alla mafia e a quelle che credono di esserne lontani, ma che in realtà vi sono più vicino di quanto pensano.

Come sottolinea Don Ciotti, ricordiamoci che dietro ad ogni delitto, "dietro ad ogni omicidio, anche il più terribile commesso dalla mafia, c'è sempre il denaro", l'avidità insita in ogni uomo che si fa bestia.

Caro amico, pensi anche tu che qualcosa stia cambiando? E che stia cambiando "dal basso"?
E voi che ogni tanto capite su questo blog... Cosa pensate stia succedendo?

1 commento:

Yaenrhys ha detto...

Io ricordo bene quanto detto da Falcone, vale a dire che lo Stato ha i mezzi per combattere ed estirpare la mafia.
Non dubito che la gente delle regioni flagellate da questo vero e proprio cancro non desideri altro che liberarsene, ma come si può pretendere che gli individui si ribellino da soli?

Che sia lo Stato, allora, a dare il via ad una massiccia offensiva.
La società lo seguirà, statene certi.